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Genitori elicottero: 3 conseguenze limitanti per i bambini e 5 consigli per smettere di esserlo/parte 2

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Sei un genitore elicottero? Scoprilo qui!

Molti genitori elicottero partono con le migliori intenzioni. Ma è necessario trovare un equilibrio nell’essere presenti con i figli, ma non così invischiati da perdere di vista ciò di cui hanno bisogno. Un genitore presente sviluppa nel bambino sentimenti di amore e di accettazione, la costruzione di fiducia in se stesso e opportunità di crescita. Il problema è che, se la genitorialità è governata dalla paura e le decisioni sono basate su ciò che si teme potrebbe accadere, è difficile rendersi conto di tutte le cose che i bambini imparano quando non si è sempre accanto a loro. Le nuove sfide ed esperienze insegnano ai bambini nuove competenze e, soprattutto, insegnano loro che possono affrontarle e superarle.

 

Le 3 conseguenze più limitanti di avere genitori elicottero per i figli sono:

1. Diminuzione di fiducia in se e di autostima. 
L’essere genitori elicottero purtroppo ha conseguenze negative sui figli: il messaggio di base che si manda ai bambini è “i miei genitori non si fidano di me che io possa fare da solo”, e questo provoca mancanza di fiducia in se stessi.

2. Ostacolo nello sviluppo di nuove competenze. 
Se il genitore è sempre lì per risolvere un problema o per prevenire, il bambino non potrà imparare nulla di nuovo. Gli studi hanno evidenziato che il genitore elicottero rende il bambino meno competente nell’affrontare i problemi della vita per conto proprio.

3. Aumento dell’ansia. 
Uno studio americano ha dimostrato che una genitorialità iperprotettiva è associata a più alti livelli di ansia e depressione infantile.

Come essere un genitore presente senza soffocare i vostri bambini? 

Come essere genitori presenti senza inibire la loro capacità di apprendere importanti abilità per la vita?
Fate un passo indietro!
Si tratta di trovare un equilibrio tra l‘ascoltare ed essere presenti per i propri figli, sostenendoli, e lasciare loro lo spazio, fisico e mentale, per fare esperienza: provare, tentare, sbagliare, tentare di nuovo, questo farà sviluppare nel bambino fiducia in se stesso.
Essere disponibili con i figli e praticare l’ascolto attivo, che permette la comunicazione di idee, preoccupazioni, sentimenti tra il genitore e il bambino.
Per saperne di più sull’ascolto attivo leggi quest’articolo.

5 cose che ti aiuteranno a smettere di essere un genitore elicottero.

1. Fare il punto. Può essere utile fare una lista delle cose che facciamo per nostro figlio. Proviamo a ripercorrere le 24 ore giornaliere e annotiamo ciò che facciamo o abbiamo fatto per lui, con attenzione. Quanto di ciò che hai fatto era giusto e quanto poteva essere evitato? Ti sei sostituito a lui nel fare qualcosa che può essere di sua competenza? Ci sono cose che puoi affidare o delegare a lui?

2. Imparare ad accettare che il lavoro di tuo figlio non sarà sempre perfetto.

3. Fargli assumere dei rischi.
I bambini hanno bisogno di fare le cose per conto proprio, è così che costruiscono la propria autostima, è fondamentale per loro sentire che il genitore crede in loro.

4. Imparare a fare un passo indietro.
Se senti il bisogno di prendere il sopravvento, fai un passo indietro: potresti dare consigli non richiesti, pensa invece che tuo figlio ce la può fare. E’ importante per lui. Un caposaldo della pedagogia di Maria Montessori è “Aiutami a fare da solo”.
“Se faccio, capisco, nessuno può apprendere al mio posto, nessuno può essere libero, autonomo, intelligente al mio posto“.
“Aiutami a fare da solo” richiama gli adulti a non interferire nello sviluppo dei bambini, a non sovrapporre la nostra domanda al loro personale percorso di conoscenza, ma a fornire ai bambini gli aiuti opportuni, nei tempi opportuni. I bambini imparano da soli: un impulso vitale naturale spinge il bambino ad agire per conoscere ed apprendere attraverso la personale esperienza. Come genitori, si dovrebbe cominciare eliminando i condizionamenti e fornendo al bambino una presenza di qualità, che possa quindi rispondere alle sue richieste, ai suoi dubbi senza mai sostituirsi a lui. “Se hai bisogno, sono qui con te”, suggerisce fiducia ma allo stesso tempo supporto e sostegno per le scelte del bambino.

5. Fare una lista dei compiti e responsabilità che tuo figlio può gestire autonomamente e lasciarlo fare.

 

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