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Aiuto! Ho la sindrome da bikini!

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D.ssa Monica Vivona

Appena le temperature invernali lasciano il passo alle più miti temperature primaverili, ovunque ci si volti un solo pensiero aleggia… modelle in bikini e modelli con tartaruga in bella mostra ci scrutano dalle copertine delle riviste, dai cartelloni pubblicitari e sembrano chiederci: “Pronti per la prova costume?”

E spunta sulla nostra testa quella inesorabile spada di Damocle… quanto manca al primo weekend al mare?

Ed eccoci entrati nella “Sindrome da bikini” per lei (o “Sindrome da tartaruga” per lui).

E così sulle riviste, siti web e programmi TV è tutto un susseguirsi di:

  • In forma per l’estate
  • Via i rotolini in sette giorni
  • Cellulite ko per sempre
  • Kili di troppo addio
  • Addominali scolpiti
  • Pancia finalmente piatta
  • Bicipite perfetto senza fatica…e via dicendo…

Gli ideali proposti dai media, spesso non raggiungibili, ci fanno imporre traguardi proibitivi il cui fallimento porta al rischio di sviluppare sentimenti di insoddisfazione ed inadeguatezza.

L’appartenenza alla cultura occidentale significa l’adozione spesso inconsapevole ed acritica dei modelli proposti dalla comunicazione di massa, che si è da tempo impadronita dei temi riguardanti immagine corporea e bellezza, contribuendo a creare e diffondere stereotipi su corpo e immagine. Siamo continuamente bombardati da messaggi ingannevoli che esagerano l’importanza di ogni minima imperfezione fisica e propagandano simboli di bellezza “ideale”, associati ad invitanti richiami quali ricchezza, potere, felicità. Così per qualcuno il rincorrere una forma ideale e il timore di ingrassare diventa una delle preoccupazioni principali intorno a cui ruota tutta l’esistenza.

Come sopravvivere a tutto ciò?

Con un occhio al nostro benessere psicofisico, che si traduce nello stare bene con noi stessi, nell’accettarsi qualità e difetti, con uno sguardo indulgente e benevolo all’immagine che ci rimanda lo specchio!

Alimentarsi correttamente è senza dubbio benefico: significa mantenersi in salute e assicurare che il nostro corpo riceva ciò di cui ha bisogno senza niente in più o in meno. Ottimo, dunque, regolare la nostra alimentazione, l’ OMS e la FAO hanno stilato le “Linee guida” per una sana alimentazione. Le raccomandazioni possono essere riassunte in poche regole: pochi grassi saturi, pochi zuccheri e sale; frutta, verdura e pesce a volontà, senza dimenticare l’importanza, per quanto possibile, di una moderata attività fisica: basta camminare per un’ora quasi tutti i giorni.

E’ corretto fare dell’attività fisica moderata e costante, poiché produce una stabilizzazione del sistema immunitario e aumenta la coscienza di sé, diminuisce l’ansia e porta maggior benessere psichico, con la liberazione di endorfine. Un’attività sportiva moderata aumenta la capacita di sforzo e rinforza la resistenza allo stress.

Se vuoi ripensare al tuo rapporto con il cibo e riflettere sulle tue abitudini alimentari, sui tuoi meccanismi psicologici e il tuo modo di rapportarti al cibo con l’obiettivo del benessere psicofisico, leggi di più sulla Psiconutrizione cliccando qui.

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